“Patto per il Lavoro” promosso dal Comune di Milano e dalle associazioni datoriali delle piccole e medie imprese e dell’artigianato

Alla presenza del sindaco Beppe Sala e dell’assessora Cappello si è svolta presso la Sala Alessi del Comune la cerimonia di firma del PATTO PER IL LAVORO tra il Comune di Milano e le associazioni artigiane, tra cui CNA Milano.
Il direttore di ECIPA Lombardia ha partecipato al dibattito sulla formazione professionale. Riportiamo il testo del suo breve intervento.
“Per prima cosa vorrei offrire un quadro molto sintetico della domanda di lavoro che caratterizza l’area metropolitana di Milano. Quante persone stanno assumendo le imprese? Di quali profili hanno bisogno le PMI della provincia di Milano?
Ci aiutano i dati di Excelsior Unioncamere che richiamo brevemente. Nel trimestre ottobre-dicembre 2022 sono attese 120.230 nuove assunzioni. Circa il 13% dell’intero stock di imprese della provincia dichiara di voler procedere con l’allargamento del proprio organico.
Rispetto al trimestre ottobre-dicembre 2021, il mercato del lavoro attuale è caratterizzato da una contrazione delle assunzioni da parte delle imprese. In particolare nel trimestre attuale sono previste -17.620 entrate rispetto al trimestre dell’anno precedente. Certamente pesano i problemi e i rischi legati alla guerra e alla crisi energetica conseguente.
Nel 31% dei casi le entrate previste saranno stabili ossia con un contratto a tempo determinato o di apprendistato mentre nel 69% dei casi saranno a contratti a termine (tempo determinato o altri contratti). Siamo quindi di fronte ad un mercato che sta tornando ad essere liquido che da una parte contrae la domanda di lavoro e dall’altra prevede un forte utilizzo di contratti flessibili, sintomo di una certa incertezza che caratterizza non solo il mercato dei beni e dei servizi ma anche il mercato del lavoro.
Le entrate previste si concentreranno per l’81% nel settore dei servizi e per il 46% in aziende con meno di 50 dipendenti. Questo significa che le PMI continuano ad essere un motore importante di assunzioni e nuovi ingressi nel mercato del lavoro.
Come sappiamo le imprese stanno facendo molta difficoltà a trovare candidati e i giusti candidati: in 40 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
Vediamo quali solo le entrate previste per tipo di profilo. Le aziende cercano per il 32% tecnici, specialisti e dirigenti, per il 23 per cento operai specializzati, per il 20% professioni commerciali e dei servizi, per il 10% impiegati, per il 15% profili generici. I tre profili maggiormente ricercati in provincia di Milano nel corso del 2022 sono addetti alle vendite, addetti nelle attività di ristorazione, personale per servizi di pulizia.
Le imprese che lamentano maggiori difficoltà nel reperimento di personale sono quelle metalmeccaniche, del legno, delle costruzioni e dei servizi informatici e delle telecomunicazioni. Ma anche tutto l’artigianato di servizi, largamente presente in provincia, è in crisi e assume con difficoltà.
Come correttamente veniva richiamato nella domanda le aziende che assumono lamentano spesso un disallineamento tra le competenze offerte dai candidati e le competenze richieste dalle aziende, sia per quanto riguarda le cosiddette competenze tecnico professionali (hard skills) sia per quanto riguarda le competenze trasversali (soft skills). Per fronteggiare questo problema le associazioni dell’artigianato sono state attive nel 2021 e nel 2022 nell’ambito del bando regionale Formare per Assumere. Abbiamo affiancato le aziende che assumevano nuove risorse le quali potevano accedere a due benefici fondamentali: da una parte un voucher fino a 3000 euro a copertura dei costi di iscrizione a corsi di formazione per i neoassunti, dall’altra un contributo a fondo perduto fino a 8000 euro per le aziende che procedevano con nuove assunzioni. Si è trattato di uno strumento importante per garantire la formazione dei neoassunti e quindi il riallineamento tra le competenze richieste dalle aziende e le competenze dei propri lavoratori. La buona notizia è che un bando analogo è previsto anche nel 2023 e certamente le associazioni artigiane e i rispettivi enti di formazione saranno in prima linea per garantire l’adeguamento ed il potenziamento delle competenze dei neoassunti”